Economia e Diritti

Scontrini e carte: dal 2026 il fisco vede tutto e subito, come difendersi

pos novità 2026Nuovi controlli fiscali nel 2026 - Ripam.it

Dal 2026 scatta l’obbligo di registrare online ogni pagamento elettronico: nuove procedure, tempistiche per commercianti e sanzioni più severe contro l’evasione fiscale.

Con l’avvento del 2026, il sistema fiscale italiano si prepara a una svolta decisiva nella lotta all’evasione attraverso l’introduzione di nuove regole che riguardano il collegamento tra registratori di cassa e Pos. Questa misura, già prevista nella manovra dello scorso anno, renderà più trasparente e immediata la verifica dei pagamenti elettronici effettuati nei negozi, modificando profondamente il modo in cui commercianti e fisco interagiscono.

Come funzionerà il collegamento tra registratore di cassa e Pos

Dal 1° gennaio 2026 sarà obbligatorio per tutti i negozianti collegare il proprio registratore di cassa al Pos utilizzato per i pagamenti elettronici. Importante chiarire che non si tratta di un collegamento fisico diretto, come potrebbe essere un cavo, bensì di una registrazione online da effettuare sul portale dell’Agenzia delle Entrate. All’interno dell’area personale, nella sezione dedicata a Fatture e Corrispettivi, dovrà essere associata la matricola del registratore, già censita nell’Anagrafe tributaria, agli strumenti di pagamento elettronico.

Questa novità consentirà di annotare immediatamente sul registratore ogni transazione effettuata tramite carta o altri metodi digitali, impedendo così che vengano emessi scontrini inferiori all’importo realmente pagato oppure che si evitino del tutto gli scontrini per i pagamenti elettronici. Grazie a questo sistema, i controlli fiscali diventeranno più rapidi e precisi: eventuali discrepanze tra le somme dichiarate e quelle incassate saranno rilevate con maggiore efficacia.

controlli fisco 2026

Nuovi controlli del Fisco – Ripam.it

La piattaforma per il collegamento sarà attiva a partire dai primi giorni di marzo 2026, come comunicato dall’Agenzia delle Entrate. Da quel momento, tutti coloro che dispongono già di un Pos attivo al 31 gennaio 2026 avranno 45 giorni di tempo per registrare l’associazione tra dispositivo di pagamento e registratore di cassa. Se si considera l’inizio di marzo come riferimento, il termine per la registrazione sarà quindi fissato per metà aprile.

Per chi invece inizierà a utilizzare un Pos successivamente, la normativa prevede una finestra temporale che va dal sesto giorno del secondo mese successivo all’attivazione del Pos fino all’ultimo giorno lavorativo di quel mese. Ad esempio, chi attiva un Pos a giugno 2026 avrà tempo dal 6 agosto fino al 31 agosto per completare la registrazione. La stessa regola si applicherà in caso di sostituzione del Pos.

Con l’entrata in vigore di queste nuove disposizioni, il Fisco intensificherà i controlli, inviando lettere di sollecito soprattutto a chi non ha obbligo di dotarsi di registratore di cassa, come tabaccai, autoscuole e benzinai, qualora emergano incongruenze tra i corrispettivi comunicati e quelli riscontrati attraverso il Pos. Questi avvisi avranno principalmente funzione di chiarimento.

Per chi invece è obbligato a effettuare il collegamento e si trova inadempiente scatteranno sanzioni pecuniarie: è prevista una multa di 100 euro per ogni trasmissione mancante, oltre a una possibile sanzione una tantum fino a 4.000 euro, analoga a quella applicata a chi non possiede attrezzature per l’emissione dello scontrino.

Questa riforma rappresenta un passo importante nella digitalizzazione del sistema fiscale italiano, puntando a rendere più trasparente l’intero processo di registrazione dei pagamenti elettronici e a ridurre l’evasione fiscale nel commercio al dettaglio. Il collegamento tra registratore di cassa e Pos, pur non essendo un collegamento fisico immediato, consentirà di ottenere dati precisi e tempestivi, facilitando il lavoro dell’Amministrazione finanziaria e tutelando gli esercenti onesti.

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