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Piano cottura sempre sporco, il prof. Schettini svela il trucco “del sale” che risolve per sempre il problema

Tra i quesiti più frequenti che si pongono gli appassionati di cucina, uno riguarda il momento più corretto per aggiungere il salePiano cottura sporco, la soluzione(www.ripam.it)

Nel pieno delle festività natalizie, il problema di mantenere pulito il piano cottura torna ad affacciarsi con forza.

Tra i quesiti più frequenti che si pongono gli appassionati di cucina, uno riguarda il momento più corretto per aggiungere il sale nell’acqua della pasta: va versato prima o dopo l’ebollizione? A fornire una risposta scientificamente fondata è il noto divulgatore scientifico e docente di fisica Vincenzo Schettini, che con la sua esperienza e competenza spiega come la fisica possa aiutare a evitare errori comuni e fastidiosi inconvenienti domestici.

Vincenzo Schettini, originario di Como e trasferitosi in Puglia, è ormai un volto noto non solo negli istituti scolastici della regione ma anche in ambito nazionale grazie al suo approccio innovativo alla divulgazione scientifica. Dopo la laurea in fisica all’Università degli Studi di Bari, Schettini ha fondato il popolare canale YouTube La fisica che ci piace ed è autore di best seller come La fisica che ci piace (2022) e Ci vuole un fisico bestiale (2023). Dal 2024 conduce il programma televisivo La fisica dell’amore su Rai 2 e nel 2025 ha partecipato come conduttore al prestigioso Concerto del Primo Maggio a Roma. La sua popolarità è cresciuta ulteriormente nel 2025, anno in cui ha fatto coming out pubblicamente, consolidando la sua immagine di educatore aperto e inclusivo.

Sale nell’acqua: la fisica dietro al momento giusto

In molti si chiedono se aggiungere il sale all’acqua prima che raggiunga il punto di ebollizione possa accelerare la cottura della pasta o se, al contrario, sia meglio farlo dopo per non compromettere i tempi. Il professor Schettini chiarisce che, dal punto di vista scientifico, la differenza è praticamente inesistente.

«La presenza di sale nell’acqua innalza leggermente la temperatura di ebollizione, ma per farla aumentare di un grado Celsius servirebbero 250 grammi di sale in 4 litri di acqua – spiega Schettini – mentre normalmente se ne utilizza circa un decimo. Pertanto, la quantità di sale che aggiungiamo non altera in modo sostanziale la temperatura di ebollizione».

In sostanza, aggiungere il sale prima o dopo l’ebollizione non incide sui tempi di cottura. Tuttavia, il docente fornisce un utile accorgimento per evitare che l’acqua salata trabocchi dal pentolino rovinando il piano cottura: «Il sale, infatti, funge da centro di nucleazione per la formazione delle bolle. Se si versa tutto il sale in una volta, si generano molte bolle contemporaneamente, aumentando il rischio che l’acqua salga fino a fuoriuscire. Per questo consiglio di aggiungerlo gradualmente, prima un po’ e poi il resto».

Il problema di un piano cottura sempre sporco è comune in molte case, soprattutto nel periodo natalizio quando la cucina diventa

Il piano cottura e il sale: come evitare gli schizzi (www.ripam.it)

Il problema di un piano cottura sempre sporco è comune in molte case, soprattutto nel periodo natalizio quando la cucina diventa il luogo di ritrovo per la preparazione di numerosi piatti. Gli schizzi di acqua salata che evaporano e si depositano sulle superfici possono lasciare macchie difficili da rimuovere e compromettere l’estetica e l’igiene dell’ambiente.

Seguendo il suggerimento di Schettini di versare il sale a più riprese, è possibile ridurre drasticamente la formazione di bolle tumultuose e quindi prevenire traboccamenti e schizzi. In più, scegliere pentole con bordi alti e controllare la fiamma durante l’ebollizione contribuisce a mantenere pulito il piano cottura.

La scienza in cucina: piccoli gesti, grandi risultati

Questa semplice riflessione sull’uso del sale in cucina dimostra come la conoscenza scientifica possa migliorare le abitudini quotidiane, anche nelle attività più comuni come la preparazione della pasta. Grazie a divulgatori come Vincenzo Schettini, che portano la fisica fuori dalle aule scolastiche e nei salotti televisivi, cresce la consapevolezza che dietro a gesti apparentemente banali si nascondono principi scientifici che, se compresi, possono semplificare la vita.

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