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Non farlo! Ecco perché la cenere del tuo camino potrebbe uccidere le tue piante

la cenere del camino può uccidere le pianteNon farlo! Ecco perché la cenere del tuo camino potrebbe uccidere le tue piante - ripam.it

La cenere del camino sembra innocua, ma può danneggiare le piante. Scopri perché usarla senza controlli può essere un rischio.

Quando si parla di giardinaggio naturale, la cenere di legna viene spesso citata come una risorsa preziosa, un “concime gratuito” tramandato dalla tradizione contadina. Ed è proprio questa fama positiva a renderla insidiosa. Usata senza le dovute precauzioni, la cenere del camino può alterare profondamente l’equilibrio del terreno e compromettere la salute delle piante nel giro di pochi mesi, a volte senza segnali immediati.

Il fatto che sia un materiale naturale non la rende automaticamente sicura. Al contrario, la cenere è una sostanza altamente concentrata e chimicamente attiva, capace di modificare rapidamente il pH del suolo e la disponibilità dei nutrienti. Prima di spargerla in giardino o nell’orto, è fondamentale sapere cosa contiene davvero e se il terreno è adatto a riceverla.

Da dove proviene la cenere

Il primo controllo da fare riguarda l’origine della legna bruciata. Solo la cenere derivata da legna naturale, non trattata e priva di contaminazioni è potenzialmente utilizzabile. Sono ammesse esclusivamente legna da ardere tradizionale, rami secchi e potature non verniciate. Devono invece essere escluse in modo categorico cenere proveniente da mobili, pallet, compensato, truciolato, carta stampata o cartone. Questi materiali, una volta bruciati, rilasciano residui tossici che possono accumularsi nel terreno e danneggiare radici, microrganismi e piante. Anche l’aspetto conta: la cenere idonea è chiara, fine e asciutta. Residui scuri, umidi o con parti carbonizzate indicano una combustione incompleta e rendono l’uso molto più rischioso.

Dal punto di vista chimico, la cenere è ricca di potassio, calcio e magnesio, con piccole quantità di fosforo e microelementi. Il potassio favorisce fioritura e fruttificazione, mentre il calcio contribuisce a migliorare la struttura del terreno. C’è però un dettaglio spesso ignorato: la cenere non contiene azoto, elemento essenziale per la crescita vegetativa. Questo significa che non può sostituire un concime completo. Inoltre, il suo forte potere alcalinizzante può diventare un problema serio. Un eccesso di cenere innalza rapidamente il pH, bloccando l’assorbimento di nutrienti come il ferro e causando clorosi, ingiallimenti e piante indebolite.

la cenere del camino può uccidere le piante

Da dove proviene la cenere – ripam.it

Può aiutare ortaggi come cavoli, broccoli, cipolle e porri, oltre ad alcune piante ornamentali robuste e alberi da frutto. Al contrario, è fortemente sconsigliata per piante acidofile come azalee, rododendri, camelie, ortensie blu, mirtilli e fragole. In questi casi l’alterazione del pH è spesso fatale. La cenere va sempre setacciata, usata asciutta e distribuita in quantità minime. Mai accumularla in mucchi e mai metterla a contatto diretto con radici o fusti.

L’ideale è spargerla leggermente e mescolarla ai primi centimetri di suolo, non più di una o due volte l’anno nello stesso punto. Va inoltre evitata l’associazione con concimi azotati o letame fresco, perché l’ambiente alcalino favorisce la perdita di azoto. Più che un fertilizzante, la cenere va considerata un correttivo del terreno. In giardinaggio, anche ciò che sembra innocuo può diventare pericoloso.

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