Il Governo rivede i criteri riguardanti il calcolo dell’ISEE. Ecco cosa cambia concretamente per i cittadini italiani
Il 2026 si prospetta un anno positivo per molte famiglie italiane, grazie a significativi cambiamenti nelle regole relative all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), uno dei certificati più importanti per accedere a bonus e agevolazioni.
Questi cambiamenti, che non richiedono nuove misure o strumenti assistenziali da richiedere, si traducono in un allargamento concreto della platea di beneficiari, aumentando l’importo degli aiuti già disponibili.
Novità ISEE: cosa cambia davvero?
Due modifiche principali all’ISEE sono destinate a produrre effetti immediati e duraturi per milioni di famiglie. La prima riguarda l’esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di risparmio garantiti dallo Stato, come buoni fruttiferi e libretti bancari. Fino a un valore complessivo di 50.000 euro per ogni nucleo familiare, questi beni non concorreranno più a determinare l’ISEE, riducendo così il reddito complessivo e abbassando il valore dell’indicatore. Già nel 2025 questa misura ha avuto un impatto positivo su numerose famiglie, consentendo loro di beneficiare di bonus e sussidi maggiori.

Più soldi per gli italiani nel 2026 – (ripam.it)
Il secondo cambiamento rilevante riguarda l’abitazione principale. In particolare, una modifica approvata il 20 dicembre 2025 dalla Commissione Bilancio del Senato ha innalzato la soglia di esonero del valore della prima casa nel calcolo dell’ISEE. Se fino a oggi, il valore della casa di residenza incideva per il 20% sul calcolo dell’indicatore, con una soglia di esenzione fissata a 52.500 euro, la nuova normativa porta questa soglia a ben 200.000 euro.
Questa modifica rappresenta un vantaggio importante per i nuclei familiari che possiedono immobili di valore superiore alla soglia precedente, soprattutto in aree metropolitane dove il valore catastale degli immobili è significativamente più alto. Con l’introduzione di questa franchigia, molte famiglie che prima si vedevano penalizzate dal valore della propria casa, ora vedranno l’ISEE abbassarsi in modo considerevole. Fino a oggi, la soglia di 52.500 euro non rifletteva appieno la realtà del mercato immobiliare, ma con l’aumento a 200.000 euro, le famiglie con case di maggior valore saranno esentate da un peso significativo sul loro reddito complessivo.
Questa novità avrà ripercussioni dirette sull’accesso a prestazioni sociali cruciali. Ad esempio, le famiglie che riescono a ridurre il proprio ISEE sotto i 17.500 euro potranno beneficiare dell’assegno unico e universale massimo, mentre chi scende sotto i 9.530 euro o sotto i 20.000 euro nel caso di famiglie numerose, potrà accedere ai bonus sociali sulle bollette. Ma non finisce qui: una riduzione dell’ISEE apre anche a numerosi altri vantaggi, come borse di studio, agevolazioni fiscali sulle tasse universitarie, aiuti per la disabilità e altre misure di supporto economico.
Questi correttivi non prevedono l’introduzione di nuovi bonus, ma ampliano concretamente la possibilità di accesso a quelli già esistenti. Un intervento mirato che non solo beneficia direttamente coloro che già percepiscono sussidi, ma che permette anche a nuove famiglie di rientrare nelle categorie di chi può usufruire degli aiuti, grazie a un abbassamento dell’ISEE. In questo modo, il governo non introduce nuovi strumenti assistenziali, ma rende quelli già esistenti più efficaci e accessibili a una più ampia fetta di popolazione.
Criteri ISEE: le novità - (ripam.it)






