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La regola delle 7 R: il trucco geniale per un bagno impeccabile per 30 giorni

La regola delle 7 R: il trucco geniale per un bagno impeccabileCosì avrai un bagno davvero impeccabile - ripam.it

La forza del metodo delle 7 R sta nella continuità e nella costanza. Ecco in cosa consiste e perché dovresti sempre seguirlo.

Pulire il bagno è di certo una di quelle attività che nessuno mette in cima alla lista dei desideri. Si tratta però di uno degli ambienti che accumula più sporco in casa, e allo stesso tempo è il luogo dove ogni giorno si accumulano germi e impurità di vario tipo.

Da qui nasce la regola “delle 7 R”, un piccolo galateo domestico che non ha nulla di muracoloso ma è molto intelligente e prevede una serie di abitudini semplici ripetute con costanza che trasformano la pulizia da maratona estenuante in un gesto (quasi) automatico. Così il bagno resta profumato e in ordine per settimane.

Perché il bagno non perdona la disorganizzazione

Lo sappiamo tutti molto bene. Basta trascurare il bagno per due o tre giorni perché il bagno diventi improvvisamente il punto debole dell’intera casa.

Il calcare avanza, l’umidità si insinua e anche gli asciugamani finiscono con l’odorare di stantio. Il problema non è tanto lo sporco in sé, quando la sua capacità di stratificarsi. La regola delle sette R nasce proprio per evitare questo accumulo invisibile e potenzialmente dannoso per la salute.

La regola delle 7 R: il trucco geniale per un bagno impeccabile

Il trucco che dovresti copiare – ripam.it

La prima regola è Rimuovere subito. Basta con i soliti rinvii, niente “poi lo faccio”. Passare velocemente un panno sul nostro WC ogni giorno lo tiene pulito ed evita che germi e macchie prendano il sopravvento. La seconda R è Rinfrescare gli scarichi. Una volta la giorno basta un bicchiere d’acqua con un po’ di aceto e bicarbonato per tenere lontani i catttivi odori.

La terza R è Rinnovare i tessili. Gli ascigamani sono come spugne, catturano tutta l’umidità. Cambiarli spesso, anche due o tre volte a settimana, è il modo più semplice per impedire che il bagno puzzi di palestra. La quarta regola è Riarieggiare. Tenere spalancate le finestre per almeno mezz’ora la mattina e la sera aiuta a rompere il microclima tropicale che si crea spesso dopo la doccia.

Profumo , verde e controllo dell’iumidità

Si passa poi alla quinta R, ovvero Ravvivare l’ambiente con fragranze leggere. Oli essenziali e spray naturali sono le scelte più indicate. Non per coprire gli odori, ma per mantenere la senzazione di pulito a lungo.

La sesta R è Riposizionare una pianta adatta agli ambienti umidi, come una felce o una sansevieria. Queste sono infatti in grado di assorbire l’umidità in eccesso del bagno.

Infine eccoci alla settiman R, quella più trascurata, ovvero Ridurre l’umidità. Se il bagno resta costantemente appannato il problema è strutturale. Un piccolo deumidificatore o assorbiumidità può senza dubbio fare la differenza tra un ambiente sano e uno che ospita muffa, anche nascosta.

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