Economia e Diritti

IMU, cambia tutto: chi pagherà molto meno dai primi giorni del 2026

IMU, cambia tutto: chi pagherà molto meno dai primi giorni del 2026Cosa cambia nel 2026 - ripam.it

Queste novità, frutto di una revisione normativa iniziata nel 2024, segnano un passo importante verso una gestione più equa.

A partire dal 1° gennaio 2026, entreranno in vigore importanti modifiche riguardanti l’IMU che potrebbero tradursi in un alleggerimento fiscale per molti proprietari di immobili, in particolare per chi possiede una seconda casa.

Le novità introdotte puntano a una maggiore uniformità e equità nella determinazione delle aliquote, con un nuovo assetto normativo che regolerà l’imposta municipale propria a livello nazionale.

IMU 2026: Nuove regole per la determinazione delle aliquote

Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 novembre 2025 ha ridefinito i criteri con cui i Comuni italiani potranno fissare le aliquote IMU, riducendo drasticamente le fattispecie fiscali da cui attingere per la determinazione dell’imposta.

La novità più significativa riguarda l’eliminazione di categorie comunali arbitrarie, stabilendo un elenco rigido e omogeneo di aliquote tra cui le amministrazioni locali dovranno scegliere, evitando così discrepanze territoriali e “scaloni” di costo tra una regione e l’altra.

IMU, cambia tutto: chi pagherà molto meno dai primi giorni del 2026

Cosa devi sapere – ripam.it

I 7.904 Comuni italiani avranno l’obbligo di trasmettere entro il 14 ottobre di ogni anno le aliquote al Ministero, pena l’applicazione automatica di un’aliquota standard. Il nuovo sistema intende semplificare il calcolo e la riscossione dell’imposta, garantendo trasparenza e coerenza a livello nazionale.

Riduzioni per seconde case e immobili inagibili

Tra le novità più rilevanti figura la possibilità per i Comuni di applicare una riduzione dell’IMU sulle seconde case tenute a disposizione dal proprietario, qualora queste non siano locate o concesse in comodato d’uso.

La riduzione potrà essere modulata in base a criteri oggettivi come la durata effettiva di utilizzo annuale della casa (ad esempio, il numero di mesi di soggiorno) e altri indicatori quali i consumi di energia elettrica, acqua e gas o la presenza di arredamento. Questo approccio mira a rendere più equa la tassazione, in quanto l’imposta finanzia servizi indivisibili che vengono effettivamente fruiti solo durante i periodi di effettivo utilizzo.

Va precisato che gli immobili destinati ad affitti a breve termine o locazioni turistiche saranno esclusi dal beneficio.

Un’ulteriore importante novità riguarda la tassazione delle case inagibili: i Comuni potranno ridurre o addirittura azzerare l’IMU per gli immobili dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali o altre cause riconosciute dagli enti locali. Questa misura vuole offrire un sostegno concreto ai proprietari colpiti da eventi straordinari che rendano gli immobili temporaneamente inutilizzabili.

Come cambia l’IMU: quadro sintetico delle agevolazioni

  • Seconda casa sfitta o abitata saltuariamente: possibile riduzione dell’aliquota;
  • Casa affittata: aliquota mantenuta ai massimi livelli;
  • Comodato d’uso gratuito: riduzione del 50% se rispettati i requisiti;
  • Immobili inagibili per calamità naturali: aliquota ridotta o azzerata, con possibilità di estensione ad altre cause;

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