Comprare casa può riservare sorprese inattese: una recente decisione chiarisce quando il prezzo può essere rivisto legalmente.
Comprare casa è uno dei passi più importanti nella vita di una persona, ma anche uno dei più delicati. Tra visite, trattative e firme davanti al notaio, l’attenzione è spesso concentrata su ciò che si vede: metratura, posizione, stato apparente dell’immobile. Eppure, proprio dopo il rogito possono emergere problemi che nessuno aveva notato, capaci di incidere in modo concreto sul valore reale dell’abitazione. È qui che entra in gioco un “trucco” poco conosciuto, ma perfettamente legale, che può portare a una riduzione immediata del prezzo già pagato.
Quando i difetti nascosti permettono di ridurre il prezzo della casa
Il Tribunale di Milano, con la sentenza del 6 dicembre 2025, ha chiarito che chi acquista un immobile può ottenere una riduzione del prezzo se, dopo la consegna, emergono vizi occulti non individuabili al momento del rogito. Nel caso esaminato, si trattava di infiltrazioni d’acqua causate da difetti nei terrazzi e nel tetto, problemi che non erano visibili durante le visite precontrattuali ma che hanno compromesso l’utilizzo dell’abitazione e ne hanno ridotto sensibilmente il valore.
La vicenda riguardava una villetta acquistata regolarmente, nella quale, pochi giorni dopo la consegna, sono comparse macchie di umidità sui soffitti di alcune stanze. Successivamente, durante un temporale, si sono verificate ulteriori infiltrazioni dal tetto, attribuite a errori di pendenza e a una carente impermeabilizzazione. Gli acquirenti hanno quindi chiesto la restituzione di parte del prezzo, quantificando le spese necessarie per i lavori di ripristino in oltre 30mila euro.

Quando i difetti nascosti permettono di ridurre il prezzo della casa – ripam.it
I venditori si sono opposti, sostenendo che i compratori avevano effettuato numerosi sopralluoghi e che i difetti non fossero presenti al momento della vendita. Qualificando gli interventi come semplici migliorie estetiche. Il tribunale, però, ha accolto la tesi degli acquirenti, riconoscendo che i vizi erano già presenti, seppur nascosti, e che incidevano in modo rilevante sul valore dell’immobile.
Secondo il giudice, la riduzione del prezzo serve a riequilibrare il contratto, indipendentemente dalla colpa del venditore. Non è necessario dimostrare un comportamento scorretto: è sufficiente provare l’esistenza dei difetti, la loro natura occulta e l’impatto sull’uso o sul valore della casa.
Nel caso concreto, sono stati determinanti anche alcuni messaggi inviati dai venditori, interpretati come un riconoscimento implicito dei problemi, oltre alle perizie tecniche che hanno confermato l’urgenza degli interventi. Alla fine, il tribunale ha disposto una riduzione del prezzo di poco superiore ai 20mila euro, comprensiva delle spese già sostenute e di quelle ancora da affrontare.
Comprare casa conviene se conosci questo trucco: il trucco (legale) per ottenere una riduzione del prezzo immediata - ripam.it






