Busta paga in aumento, le pensioni e gli stipendi crescono fino a 640 euro: ecco cosa sta cambiando, tutti i dettagli
Pensioni e stipendi registrano un significativo incremento fino a 640 euro mensili grazie al nuovo taglio Irpef varato dal governo. Questa misura fiscale, parte integrante della manovra economica 2025-2027, mira a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati, in un contesto di inflazione ancora presente ma in lieve attenuazione rispetto ai picchi degli ultimi anni.
Il nuovo taglio dell’Irpef si traduce in un aumento netto per molte categorie di contribuenti, con incrementi che possono arrivare fino a 640 euro annui, equivalenti a circa 53 euro mensili. Questo risultato deriva dall’aumento della no tax area e dalla revisione delle aliquote Irpef, con particolare attenzione ai redditi medio-bassi e medi. L’intervento è stato progettato per alleggerire la pressione fiscale e migliorare la qualità della vita di milioni di italiani, soprattutto in vista delle prossime scadenze sociali ed economiche.
Da gennaio 2026, infatti, i pensionati con redditi sotto i 15.000 euro annui beneficeranno di un ampliamento della no tax area, che passa da 8.500 a 11.000 euro, consentendo loro di pagare meno imposte e di percepire una pensione più consistente. Parallelamente, anche i lavoratori dipendenti vedranno un alleggerimento del carico fiscale, con la revisione delle aliquote che favorisce chi percepisce stipendi fino a 35.000 euro lordi annui.
Effetti a lungo termine e sostenibilità del taglio Irpef
Il governo ha sottolineato come il taglio Irpef rappresenti una misura strutturale destinata a durare nel tempo, con un impatto positivo non solo sugli stipendi e sulle pensioni, ma anche sull’economia generale. L’obiettivo è stimolare la domanda interna e ridurre le disuguaglianze fiscali, facilitando così anche la ripresa economica post-pandemica.

Boom in busta paga: pensioni e stipendi crescono fino a 640 euro, ecco cosa succede- ripam.it
Dal punto di vista delle finanze pubbliche, l’iniziativa è stata finanziata attraverso una revisione delle spese e un potenziamento della lotta all’evasione fiscale, senza ricorrere a nuovi indebitamenti. L’attenzione resta alta per monitorare l’effettiva sostenibilità di questa misura, soprattutto in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze geopolitiche e fluttuazioni dei mercati energetici.
Le associazioni dei pensionati e i sindacati hanno accolto con favore il nuovo taglio Irpef, evidenziando come questo rappresenti un concreto sostegno alle fasce più deboli e un riconoscimento del contributo sociale di lavoratori e anziani. Tuttavia, alcuni esperti economici suggeriscono di valutare ulteriori interventi mirati per affrontare le disparità territoriali e settoriali ancora presenti nel sistema fiscale italiano.
Intanto, il governo ha annunciato che monitorerà attentamente gli effetti di questa riforma, con la possibilità di intervenire nuovamente in caso di necessità, anche in vista della Legge di Bilancio 2027, che potrebbe prevedere ulteriori aggiustamenti per rafforzare la crescita e la coesione sociale.
Boom in busta paga: pensioni e stipendi crescono fino a 640 euro- ripam.it






